• Razionale scientifico
    Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un avanzamento nelle conoscenze su fisiopatologia e trattamento della anemia renale. Diversi studi osservazionali nella malattia renale cronica hanno evidenziato l’associazione tra anche minime riduzioni dei livelli di emoglobina (Hb) e peggioramento della prognosi cardiovascolare. Al contrario i trials clinic randomizzati hanno dimostrato che mirare ad un target di Hb più elevato (≥13 g/dL) riduce la necessità di trasfusioni ma non ha un effetto favorevole sulla prognosi cardio-renale. Questi dati sono stati però in parte confutati da analisi secondarie che hanno identificato nella iporesponsività agli ESA, e nel conseguente uso di ESA a dosi elevate, una causa importante dell’elevato rischio cardiovascolare e di mortalità osservata per il target alto di Hb.  Pertanto, gli studi randomizzati, focalizzando l’attenzione sulla malattia e non sul malato, possono a volte fornire risultati di non immediata fruibilità dai clinici.  Oggi sappiamo che causa primaria della iporesponsività agli ESA è, oltre alla carenza marziale, lo stato infiammatorio che accompagna i nefropatici dalla fase conservativa sino alla fase dialitica e durante e dopo il trapianto renale.

    In questo quadro complesso che emerge dalle nuove conoscenze si inseriscono i nuovi farmaci per l’anemia che attivano il sistema Hypoxia Indicible Facors (HIF). Tali farmaci, inibiscono l’enzima HIF-prolil-idrossilasi e attivano il sistema HIF, stimolando la trascrizione dei geni coinvolti dell’eritropoiesi e nel metabolismo del ferro. Infatti, tali farmaci correggono efficacemente l’anemia renale agendo su più fronti in contemporanea (aumento della produzione endogena di eritropoietina, riduzione dei livelli di epcidina, e miglioramento dell’assorbimento intestinale e della bio-disponibilità del ferro). È verosimile che l’utilizzo di tali farmaci che agiscono simultaneamente sulla correzione di diversi fattori patogenetici dell’anemia renale possano semplificare la sua gestione nella pratica clinica quotidiana.

    Questo evento formativo ha quindi l’obiettivo di offrire agli specialisti nefrologi un aggiornamento puntuale sul management diagnostico-terapeutico dell’anemia renale illustrando i meccanismi d’azione e i risultati clinici ottenuti con le nuove opzioni terapeutiche disponibili mediante dati di letteratura ed esperienze pratiche su casi clinici reali.
  • Descrizione del progetto

    Questo progetto comprende le attività riportate nella tabella sottostante. Tali attività condividono gli stessi argomenti generali, ma sono coordinate da differenti responsabili scientifici. Esse sono organizzate in varie sedi sul territorio per garantire una maggiore flessibilità di fruizione. Per iscriversi è necessario fare click sulla riga corrispondente e completare la relativa procedura.

  • Fai click su un corso per iscriverti
    SedeDataResponsabili scientificiDurataCrediti
    Monza 14 maggio 2024 (14:00 > 18:00) Federico Pieruzzi (MB) 4h 5.2 ECM
    Sciacca (AG) 18 maggio 2024 (09:30 > 14:00) Giovanni Pugliese (AG) 4h 5.2 ECM
    Torino 22 maggio 2024 (14:00 > 18:00) Luigi Biancone (TO) 4h 5.2 ECM
    Asti 23 maggio 2024 (14:00> 18:00) Stefano Maffei (AT) 4h 5.2 ECM
    Palmanova 31 maggio 2024 (14:00 > 18:00) Giuliano Boscutti (UD), Vittorio Di Maso (TS) 4h 5.2 ECM
    Cosenza 6 giugno 2024 (14:00> 18:00) Teresa Papalia (CS), Gianluigi Zaza (CS) 4h 5.2 ECM
    San Gavino Monreale (SU) 27 settembre 2024 (14:00 > 18:00) Monica Spina (SU) 4h 5.2 ECM
  • Modalità di partecipazione

    L’iscrizione all’attività potrà avvenire esclusivamente attraverso procedura online, non saranno accettati nuovi iscritti presso la sede congressuale.

  • Iscrizioni

    Le attività che fanno parte di questa progetto prevedono un numero limitato di partecipanti.
    Per partecipare a una delle attività che fanno parte del progetto (vedi ‘Descrizione del progetto’) è necessario completare la procedura di iscrizione relativa.