Il carcinoma gastrico è una neoplasia aggressiva caratterizzata ancor oggi da ridotta sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi (circa il 30%), sia per l’elevato tasso di recidive dopo chirurgia radicale sia per la frequente presentazione in fase avanzata. I nuovi casi annuali stimati per l’Italia sono circa 15.000 (I Numeri del Cancro, 2023).
La positività di HER2 rappresenta tuttora un fattore discriminante per le scelte terapeutiche da adottare nella pratica clinica. Allo studio ToGA che dimostrò un vantaggio in sopravvivenza con l’aggiunta di trastuzumab alla chemioterapia in pazienti con carcinoma gastrico HER2-positivo (IHC 3+ e/o ISH positivo), hanno fatto seguito una serie di studi negativi (TyTAN e TRIO-013/LOGIC con lapatinib; GATSBY con T-DM1; JACOB con pertuzumab) almeno in termini di impatto sulla sopravvivenza.
Ora - dopo dieci anni di studi - un nuovo farmaco si aggiunge all’armamentario terapeutico per i pazienti con carcinoma gastrico HER2-positivo; si tratta del trastuzumab deruxtecan (un ADC, Antibody Drug Conjugate, già largamente impiegato nel carcinoma mammario metastatico HER2-positivo) che ha mostrato risultati favorevoli nei trial DESTINY-Gastric02 e DESTINY-Gastric01.
La qualità del percorso di cura per questi pazienti è assicurata anche dalla caratterizzazione molecolare e dall’accesso ai farmaci disponibili, in un contesto di gestione multidisciplinare.

Introduzione - Sara Lonardi, Filippo Pietrantonio

Il percorso di cura del paziente con tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea HER2+: dalla caratterizzazione clinica e molecolare alle scelte terapeutiche - Filippo Pietrantonio

Il ruolo degli ADCs nel tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea HER2+ - Sara Lonardi

Tavola rotonda
Come migliorare qualità e sicurezza per le terapie con ADCs nel tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea HER2+ - Sara Lonardi, Filippo Pietrantonio, Riccardo Caccialanza, Federica Morano, Sabina Murgioni, Paolo Tarsia

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