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L’uso dei JAK inibitori alla luce delle raccomandazioni EMA
L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica che in Italia affligge fino a 1 persona ogni 250 abitanti. Il paziente colpito da AR deve affrontare per molti anni le conseguenze di una infiammazione articolare persistente, che è causa di dolore cronico, disabilità, perdita di produttività e di autonomia. Inoltre, proprio a causa dell’infiammazione cronica, il paziente con AR ha un maggior rischio di comorbidità, primariamente malattie cardiovascolari e cancro.
Fortunatamente, negli ultimi 25 anni la terapia della AR è migliorata drammaticamente sia per il perfezionamento delle strategie di trattamento precoce tramite farmaci convenzionali e glucocorticoidi, sia per la disponibilità di numerosi farmaci nuovi quali i farmaci biotecnologici. Da pochi anni l’armamentario terapeutico della AR è stato ulteriormente rivoluzionato da una nuova classe di farmaci, le small molecules o inibitori delle Janus chinasi (JAK inibitori). Questi farmaci di sintesi ad azione intracellulare, vengono somministrati per via orale e si sono dimostrati efficaci almeno quanto i farmaci biotecnologici col vantaggio di una maggiore maneggevolezza e la possibilità della monoterapia.
Recentemente, sono stati avanzati alcuni dubbi sulla sicurezza dei JAK inibitori (eventi cardiovascolari, trombosi, cancro e infezioni gravi) in alcune categorie di pazienti con AR ad elevato rischio. Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha quindi raccomandato alcune misure per ridurre al minimo il rischio di gravi effetti collaterali associati JAK inibitori usati per trattare diversi disturbi infiammatori cronici. Sono tuttavia emerse numerose incertezze nella comunità dei reumatologi sulla stratificazione del rischio nei pazienti con AR candidati a terapie avanzate (farmaci biotecnologici o JAK inibitori).
Questo evento si propone pertanto di coinvolgere i reumatologi, con l’aiuto di esperti oncologi e internisti, al fine di fare chiarezza e creare un confronto su alcuni temi di estremo interesse in chi si occupa di AR: rischio cardiovascolare, rischio tromboembolico, e rischio neoplastico. Grazie all’utilizzo di casi di real-life, i partecipanti all’evento potranno calarsi nella pratica clinica quotidiana e trovare risposte ai loro dubbi sulla prescrizione dei JAK inibitori nei pazienti con AR ad alto rischio. -
How to participate the meeting
Per favorire la partecipazione, questo evento si svolgerà in forma ibrida. Sarà possibile seguire l’attività formativa in presenza presso la sede congressuale o in remoto.
I due pulsanti sottostanti permettono di iscriversi secondo la modalità desiderata, fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’iscrizione all’attività potrà avvenire esclusivamente attraverso procedura online, non saranno accettati nuovi iscritti presso la sede congressuale.
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ISCRIVITI all'Evento Digitale - ONLINE
Per ragioni organizzative, la partecipazione all’attività deve avvenire - per l’intera durata dei lavori - secondo la modalità (residenziale, online) selezionata al momento dell’iscrizione. È possibile modificare la modalità di partecipazione entro il 10° giorno precedente la data di inizio dell’attività. Nel caso in cui l’attività preveda una quota di partecipazione, la segreteria fornirà i dettagli relativi all’eventuale rimborso da ricevere o conguaglio da versare.I partecipanti che seguiranno l’attività in remoto avranno bisogno di una connessione internet di buona qualità e di un dispositivo (PC, Smartphone, Tablet) con browser Internet recente (es. qualsiasi versione aggiornata di Chrome o Firefox).
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Programme
16.00 Registrazione dei partecipanti
16.20 Introduzione
Andrea Doria Moderatore: Andrea Doria 16.30 Le nuove raccomandazioni di EMA sui JAK inibitori
Margherita Zen 16.50 Caso clinico
Un caso di evento cardiovascolare maggiore in corso di terapia con JAK inibitoreMariangela Salvato 17.10 EBM: JAKi e rischio cardiovascolare e neoplastico
Alessandro Giollo 17.40 Discussione
17.50 Caso clinico
Un caso di tromboembolismo in corso di terapia con JAK inibitoreFederico Arru 18.10 EBM: il rischio tromboembolico nei pazienti con malattie infiammatorie croniche
Alessandro Spiezia 18.30 Discussione
18.40 Caso clinico
Un caso di cancro in corso di terapia con JAK inibitoreFrancesca Frizzera 19.00 EBM: il rischio neoplastico nei pazienti con malattie infiammatorie croniche
Valentina Guarneri 19.20 Discussione
19.30 Conclusioni
Andrea Doria
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